PIAZZA VITTORIO EMANUELE
Tra le più grandi di Puglia e d'Italia, nata nel 1796 grazie all'approvazione del Re di Napoli, fu costruita seguendo il progetto del regio architetto De Simone: il disegno, a maglie ortogonali, strade rettilinee e traverse perpendicolari è funzionale e trascura alquanto la bellaregola classica, in voga in quel periodo. Nel 1872 la piazza fu risistemata dall'architetto Losavio che, abbandonata l'idea della piazzarinascimentale, optò per quella più abbordabile ma anche più moderna della Piazza Giardino. La divise in due rettangoli alberati e l'arricchì di nuovi valori urbanistici. Se per gli alberi si dovette aspettare il 1893, fu invece possibile aprire subito, nel mezzo dei due rettangoli, lo stradone, che da est sbocca in Largo Plebiscito, mentre dal lato opposto si allunga a formare una sorta di decumanodell'intero impianto a scacchiera della città. Il monumento ai caduti sorge nel rettangolo sud, opera dello scultore Edoardo Simone di Brindisi, che lo eresse nel 1828, fedele alla statuaria ottocentesca e allo stile oratorio del Bistolfi, del Sartorio o degli altri artisti di moda all'epoca. Il monumento è l'unico in Italia ad essere innalzato non per gli eroi, ma per il dolore straziante dei parenti, rappresentato con rara efficacia sul monumento. Nel 1848 la Piazza divenne centro di una cospirazione antiborbonica:i liberali di Monopoli si fecero promotori di un convegno di amici della libertà. La mattina del 18 maggio il borgo accolse i congressisti cospiratori: poiché le due correnti attendiste e reazionarie non si misero d'accordo, la cospirazione fallì e i cospiratori furono condannati a durissimi anni di carcere. Una lapide ricorda il luogo in cui si riunirono, posta all'angolo di via Giuseppe Polignani.
Per gli alberi si dovette aspettare il 1893 mentre fu subito realizzato uno stradone che separava i due rettangoli e che ad est sboccava in largo plebiscito mentre dal lato opposto si immetteva in corso Umberto.
Oggi la piazza ha un'ampiezza pari a circa 22.000 mq ed è circondata da edifici in un più giusto rapporto dimensionale con essa. Al centro del rettangolo sud si erge il monumento ai caduti in guerra di Edoardo Simone, risalente al 1828. Questa è una delle poche sculture che esalta lo strazio dei parenti piuttosto che il valore dei soldati.
Ai piedi di un colossale legionario con una spada sguainata in una mano e la vittoria alata nell'altra vi è una madre che benedice il figlio che va alla guerra e un'altra che conforta una vedova e un orfano di un soldato caduto.
Il 18 maggio del 1848 la piazza diventò luogo di un incontro tra il movimento antiborbonico e i liberali di Monopoli. Il moto fallì e molti cospiratori furono condannati a durissimi anni di carcere. E' testimonianza di questo una lapide presente sul lato sud-est della piazza ad angolo con via Polignani.
PIAZZA PALMIERI
La piu' antica piazza di Monopoli dove sorge il famoso palazzo Palmieri. Esso, isolato sul lato est, presenta un piano nobile e l'avancorpo centrale (due colonne a sostenere il balcone e lo stemma della famiglia) ed è in posizione tale da non potersi confondere con le propaggini edilizie della borghesia sei-settecentesca, che si affacciano a sud e ad ovest sulla piazza. La piazza, che sembra servire il palazzo del Marchese Palmieri, appartiene storicamente all'antica chiesaromanica di S. Pietro (sec. IV).
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Nel 1585 alcuni fedeli acquistarono alcune case nel vecchio abitato e trasformarono il tutto in una istituzione denominata "Conservatorio della Casa Santa" e fu imposta sotto il vescovado di Antonio Porzio, nel secolo XVII, una completa clausura con concessione dell'uso dell'abito regolare della Beata Vergine della Presentazione a tutte le povere fanciulle orfane che avessero manifestato la volontà di farsi religiose.
PIAZZA XX SETTEMBRE
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Nel 1585 alcuni fedeli acquistarono alcune case nel vecchio abitato e trasformarono il tutto in una istituzione denominata "Conservatorio della Casa Santa" e fu imposta sotto il vescovado di Antonio Porzio, nel secolo XVII, una completa clausura con concessione dell'uso dell'abito regolare della Beata Vergine della Presentazione a tutte le povere fanciulle orfane che avessero manifestato la volontà di farsi religiose.
PIAZZA XX SETTEMBRE
È la sede del quotidiano mercato ortofrutticolo; come ogni piazza o via italiana intitolata al 20 settembre 1870, data della breccia di Porta Pia, conduce al Duomo cittadino. Ma la sua particolarità, che la contraddistingue in tutta la Puglia, è la presenza, in tutta la sua superficie, di sole mattonelle di colore rosso. Era sede dello storico mercato giornaliero di frutta, verdura e pesce.
Tra la città nuova e quella antica si interpone uno spazio dove si inseriscono da un lato l’odierna Piazza Manzoni (corrispondente alla piazza vescovile) e dall’altro Piazza XX Settembre. Sono due spazi che per ragioni volute, il primo, e per ragioni funzionali, il secondo (come orto del convento di Santo Domenico), uniscono due aree urbane attraverso un giardino pubblico. Il particolare sistema ad innesto, dettato da ragioni igieniche, venne progettato nel 1887 dagli ingegneri Losavio e Collavitti che sfruttarono la prospettiva del muro “religioso” per dare un’impostazione scenica e simmetrica alle piazze
Tra la città nuova e quella antica si interpone uno spazio dove si inseriscono da un lato l’odierna Piazza Manzoni (corrispondente alla piazza vescovile) e dall’altro Piazza XX Settembre. Sono due spazi che per ragioni volute, il primo, e per ragioni funzionali, il secondo (come orto del convento di Santo Domenico), uniscono due aree urbane attraverso un giardino pubblico. Il particolare sistema ad innesto, dettato da ragioni igieniche, venne progettato nel 1887 dagli ingegneri Losavio e Collavitti che sfruttarono la prospettiva del muro “religioso” per dare un’impostazione scenica e simmetrica alle piazze